Il video del trasferimento del Municipio cingolano a Villa Strada simpaticamente realizzato da Andrea Longo….
DAL 31 LUGLIO AL 3 AGOSTO 2014…XX°EDIZIONE OLIMPIADI DEI BAR!!!
La Giunta Regionale ha approvato definitivamente, il 20 Maggio (DGR N.735/2013), dopo il passaggio in Commissione consiliare “Sanità”, le modifiche della riorganizzazione sanitaria per quanto riguarda la “riconversione delle piccole strutture ospedaliere”, tra cui Cingoli, con un “via libera” alla Casa della Salute, che non mantiene più e in buona sostanza la qualifica ospedaliera a differenza di Pergola e Amandola e non è di certo come quella per cui Spacca ci invita a visitare il sito, a Parma…se fosse così non avremo nulla da temere: il guaio è che le Marche non sono l’Emilia-Romagna!
Oggi si discute il piano della rete territoriale dell’emergenza (118 Potes) in Commissione, anche in relazione alle modifiche della legge regionale in materia…ma ormai la frittata o la “patacca” per il nostro nosocomio è fatta! La politica non ha saputo e voluto comprendere le legittime esigenze della “montanità” da sempre riconosciuta, negli atti, dagli amministratori e legislatori regionali almeno fino al 2010.
Non abbiamo ottenuto (quasi) niente, perché il MANTENIMENTO P.P.I. (Pronto Soccorso) è previsto per tutte e 13 le Case della Salute!
Noi vogliamo che questo funzioni con medico e personale infermieristico h.24, sul posto, rammentando i casi della signora che recentemente si è salvata ricorrendo al nostro Pronto soccorso per una situazione critica che però non appariva ai suoi familiari tale da chiamare il 118….o del bambino di 5 anni in crisi respiratoria o dell’uomo che ha avuto un malore in un ristorante della zona il fine settimana scorso: il PPI può garantire la rapidità esecutiva, essenziale per la tutela della nostra salute! Non di certo con la sola ambulanza medicalizzata h. 24 (uno dei 28 M.S.A. con medico e infermiere a bordo per l’intera rete di soccorso regionale), che è un mezzo che si muove su gomma in un territorio montano e disagiato, oltre che vasto come il nostro e che “partecipa alle Prestazioni di primo Intervento come regolamentato dalla L. 36/98 e ss.mm.ii” dopo aver assicurato gli interventi di emergenza-urgenza territoriale.
NESSUN posto letto per acuti di MEDICINA ci è stato assegnato!!!
Con palese differenza di trattamento con Amandola e Pergola in cui, se pur “tagliati”, sono rimasti attivi anche con la nuova proposta in questione rispettivamente 23 e 28 p.l. per acuti! Cingoli (uno dei pochi ospedali “a norma” e antisismico nella Regione!) non ha le medesime condizioni di viabilità precaria e disagiata (soprattutto nel rigido periodo invernale) e di evidenti difficoltà geografiche di Pergola ed Amandola o addirittura e certamente ben peggiori?
E a pensare che il Sindaco di Amandola dichiarava questi giorni sulla stampa: “Sono senza vergogna. Hanno penalizzato la Sanità MONTANA invece di potenziarla”…e che dovrebbero dire allora i Cingolani?… i nostri governanti regionali si sono “inventati”, riducendo a 30 i posti complessivi di Lungodegenza post-acuzie e riabilitazione che erano 40, 10 p.l. di CURE INTERMEDIE, cioè letti per ricoveri con assistenza infermieristica di vario tipo…NON POSSIAMO ACCETTARLO: l’assistenza deve essere garantita per i ricoveri con la presenza di Medici “internisti” non basta la sola assistenza infermieristica anche a tutela della stessa professionalità e conseguenti enormi responsabilità civili e finanche penali per i responsabili della struttura e gli stessi operatori……Volevamo e vogliamo il mantenimento (nonché potenziamento) di un vero (e non solo di facciata!) P.P.I. come oggi, che funziona con gli stessi medici di Medicina e Lungodegenza… noi crediamo nella SANITA’ DIFFUSA, nella salvaguardia della “montanità” dei piccoli ospedali garantita dalla Costituzione: si poteva risparmiare ottimizzando meglio le risorse come dai numerosi esempi che abbiamo già più volte illustrato nei precedenti interventi sui media e negli incontri istituzionali e informali…
I vari Ciccarelli, Mezzolani e Spacca non tengono conto neanche che, a livello di medicina legale, esistono pazienti o per acuti o lungodegenti (DPA), Tertium non datur …si parla poi per la struttura di Cingoli solo di “presenza del medico di continuità assistenziale” e di “integrazione di cure primarie con ambulatori di Medici di Medicina Generale, cioè i medici di famiglia…con tanti troppi interrogativi che ci vengono subito in mente:
…quale medico opererà in PPI, quale medico in reparto, cosa significa ricoverare pazienti con “patologie intermedie”, quale tipo di assistenza infermieristica è prevista…???
…per Cingoli sarebbe previsto il Medico della Potes per 24 ore, che si occuperà anche del Punto di Primo Intervento. Quando esce l’ambulanza di notte ci sarà la Guardia Medica a gestire il PPI e, se dovesse uscire anche quest’ultima in un territorio di competenza vasto e disagiato, non si sà!!! Di giorno la sostituzione del medico del M.S.A. non è chiara, come non è chiaro in che misura potranno intervenire i Medici di base nella struttura…. …e adesso le Guardie mediche quando escono sul territorio chiedono agli infermieri cosa debbono fare ed onestamente non sono in grado di gestire le urgenze. Sul piano è scritto che se esce l’infermiere del 118 sarà l’infermiere della struttura a coprire il PPI e pretendono che si abbandoni il reparto?
Poi per le urgenze, se l’ambulanza è fuori è prevista una ambulanza jolly per area Vasta…anzi che arriva a Cingoli (divenuta ormai “pianura” solo per la Giunta e la Commissione Regionale), partendo da Senigallia o Fabriano!
Che fine ha fatto il “potenziamento della funzione DIAGNOSTICA PER IMMAGINI (previsto nello stralcio del precedente Piano d’area Vasta 2) cui da pochi anni la Fondazione Banca Marche ha donato la Tac al nostro Ospedale? …ecc. ecc.
Tuttavia, sono riusciti a prenderci in giro inserendo un presunto accordo con l’ospedale (anzi gli ospedali) di Jesi per “abbattere le liste di attesa degli interventi di chirurgia programmata di media-bassa complessità in day surgery”…oggi però dalla deliberazione di Giunta ufficiale non sono più previsti posti per day surgery a differenza di Cagli, Sassocorvaro, Tolentino, Recanati e Loreto, perché a Cingoli non esiste in realtà la sala operatoria e non ci mandano su da Jesi neanche l’anestesista per effettuare le fondamentali TAC con il mezzo di contrasto…. Un’ultima news sui servizi: tra poco chiuderanno anche il CUP a giorni e/o orari alterni, avendo trasferito d’ufficio un’operatrice efficiente a Jesi (trasferendone un’altra, con prescrizioni, nel Distretto…) facendo risultare comunque la prima ancora nell’organico della nostra struttura: la solita storia che si ripete nel tempo, in cui Jesi ci considera la “ruota di scorta” o peggio ancora…
All’Amministrazione Comunale mi permetto di suggerire che: LA PROTESTA e la MOBILITAZIONE POPOLARE ANCHE MASSICCIA E BEN ORGANIZZATA COME SIAMO RIUSCITI A FARE IN QUESTE SETTIMANE NON SERVE PIU’ A NULLA!
SERVONO e SERVIVANO AZIONI PIU’ INICISIVE DI LOTTA E MOBILITAZIONE:
Avremo dovuto ad es. occupare simbolicamente il nostro Ospedale montano, in questa settimana del “doppio” passaggio tra la Commissione che aveva il potere di proporre emendamenti e la Giunta che poi ha approvato il testo definitivo in seconda lettura, come da me proposto come gesto eclatante.
Avremo dovuto proporre con la giusta consapevolezza esposti alla magistratura penale dai tempi della manifestazione popolare riuscitissima del 20 ottobre ad Ancona già all’adozione della famigerata DGR del 6 Maggio (che possiamo cmq ancora impugnare…)
per interruzione di pubblico servizio o omissioni di atti d’ufficio o altre fattispecie di reato dei dirigenti e direttori amministrativi, che sono sottoposti a precipui principi di legalità e responsabilità anche di natura penale:
– per il mancato rispetto dell’art. 1 comma 400 Legge Stabilità 2013 (proroga contratti precari della P.A. fino al 31.07.2013 oggi allungata al 31.12.2013) e del parametro del 70% del turn over del personale venuto a cessare tra medici, infermieri e O.s.s. nel 2012 e in questi primi mesi del 2013 nell’Ospedale di Cingoli, anche se il parametro non è ancora quantificato per l’anno in corso: diversi contratti sono scaduti il 30.11.2012 (4 di cui 3 infermieri – 2 di Medicina e 1 di Lungodegenza e un Oss della Lungodegenza); i contratti di altri Oss presso la DPA sono in parte scaduti, uno in particolare il 6 Aprile u.s. e un altro scadrà il 31.05.2013; non è avvenuta la sostituzione, senza soluzione di continuità del Dott. Andrea Giovagnoli, che dall’inizio dell’anno ha preso servizio presso un’altra struttura ospedaliera e il cui contratto sarebbe dovuto scadere il 15.06.2013, ecc.
– la disparità di trattamento con Pergola e Amandola che “mantengono anche funzioni per acuti, in funzione della collocazione geografica, della viabilità, della organizzazione interna…”
– gli “sprechi” a fronte di disservizi dei 2 Ospedali aperti a Jesi, della Tac a Cingoli inutilizzata a regime da oltre 5 mesi, dei provvedimenti di accorpamento dei reparti Lungodegenza-Medicina che dovevano essere provvisori fino al 1^ ottobre 2012, ecc.
e una class action contro la Regione per la penalizzazione del “nucleo irriducibile” del diritto fondamentale alla salute dei cittadini (sent. Corte Cost. n. 509/2000)…non dovevamo andare a Roma a protestare o addirittura fare ricorso alla Corte Europea dei diritti umani ?
Avremo dovuto già segnalare alla Corte dei Conti i presunti danni erariali, perché il risparmio nella sanità non si ottiene con tagli lineari dei posti letto per acuti, ma piuttosto con la ricerca della qualità ovunque nel territorio regionale, nei grandi e nei piccoli Ospedali: per questi ultimi, il Sindaco e le delegazioni che sono state ricevute in Regione hanno giustamente contestato, carte alla mano, “i dati sull’efficienza e l’operatività della struttura sanitaria”, che sono stati artatamente sottoposti alla Giunta Regionale dalle strutture amministrative di competenza… dai dati forniti sui costi, il tasso di appropriatezza e la funzionalità dell’ospedale, Cingoli costa davvero poco alla sanità regionale ed è un baluardo per la popolazione soprattutto anziana e disagiata della nostra zona montana! Prima di togliere servizi e posti letto di Medicina ci avrebbero dovuto dare la certezza che tutte le economie possibili sarebbero state realizzate: ad es. la centrale unica degli acquisti visto che ora solo il 30% degli acquisti si fanno tramite la centrale e gli altri sono sganciati dalla certezza del prezzo di mercato migliore; piuttosto che spendere decine di milioni per l’ASUR unica che produce solo costi (es. il discorso dei 2 milioni di consulenze esterne, il costo della palazzina ASUR di Fabriano di 3 milioni di euro come quello, all’anno, della sola segreteria istituzionale di Spacca) sarebbe più economico ed efficiente avere le 5 Aree Vaste con personalità giuridica e la possibilità di decidere come spendere: non ha senso mantenerle con direttori e dirigenti che costano assai ma che non hanno poi effettiva autonomia!!!
Cingoli, lì 23.05.2013
Giorgio Giorgi, ex vice segretario provinciale UDC
Come molti anni a questa parte la Polisportiva Victoria, anche per l’estate 2013 ha in programma numerose iniziative e tornei.
Si inizia Lunedì 3 giugno con il 3° TORNEO DI VOLLEY MIX 4×4 , si continua a partire dal 24 giugno con il 30° TORNEO DI CALCIO A 5 -26° memorial Sandro Ultimi e per terminare in bellezza riproporremo quest’anno più che mai il torneo di BASKET 3vs3 le cui date saranno comunicate prossimamente.
Per i primi due torneo sono appena iniziate le iscrizioni, per cui non esitate e iscrivetevi subito perchè sarà un’altra estate all’insegna del divertimento e dello spettacolo….
In bocca al lupo dal Presidente e dal Consiglio Direttivo della Polisportiva Victoria, che ha stabilito nell’ultima riunione di dare una piccola sponsorizzazione al nostro compaesano già campione italiano di boy-motard nel 2011!
Dopo un ottimo avvio di stagione, Domenica 19 maggio Ivan Chiariotti ha disputato la seconda gara del campionato italiano motard (s4) nel circuito internazionale “il saggitario ” di Latina. Il sabato nelle qualifiche ha ottenuto la 5° posizione, la prima gara si è conclusa con un bel 3° posto, mentre nella seconda è arrivato al 4° posto. Nell’assoluta di giornata ha ottenuto la terza posizione e nella classifica di campionato è salito al 3° posto confermando sempre più quel talento che lo ha portato già al successo nella scorsa stagione!!
__________________________________________________________________________________________
ELIA: il portiere titolare sulla carta ha dovuto cedere il posto in più di un’occasione al suo (ex) vice, a causa di diversi infortuni che ne hanno compresso la stagione. Non decisivo come l’anno scorso, ma sempre una valida risorsa tra i pali. CEDEVOLE. Per lui VOTO 6,5
JACOPO: da rincalzo a vera e propria necessità e rimedio ai problemi di cui sopra. Piano alla volta si è conquistato il posto da titolare e si è rivelato anche decisivo in più di un’occasione, sfoggiando a sorpresa anche riflessi felini! (vedi parata di richiamo contro Montesanto!). Oltre che per le numerose “slow motion” che ci ha donato è stato molto apprezzato dalla critica anche per la sua indubbia professionalità e onnipresenza!! MOVIOLA. Per lui VOTO 7,5
MANUEL: si conferma la colonna portate non solo della difesa, ma anche della squadra, come un vero capitano. Anche se non ai livelli sovraumani dell’anno scorso, anche quest’anno la sua assiduità e il suo richiamo all’ordine lo hanno reso una diga dietro ed un inaspettato goleador in avanti, trafiggendo inoltre tutte le prime della classe. Peccato per gli irruenti sbalzi di tensione mentali che di tanto in tanto lo hanno mandato in corto circuito e gli hanno conferito il premio “più ammonito della squadra” e “più ammonito dalla squadra” ! PACCIANI. Per lui VOTO 8.
RICCARDO: negli anni scorsi il suo più grande limite era la testa tra le “nuvole” e l’alternanza di ottime prestazioni a scellerati atti degni del miglior Gresko capaci di vanificare in un batter d’occhio il resto del lavoro. Questo faceva di lui un ottimo comprimario, ma da quest’anno, vuoi l’ottimo stato di forma, vuoi i miglioramenti tattici e di attenzione, si è ritagliato grazie anche all’impegno, il suo spazio nella formazione titolare, che è stato costretto a lasciare soltanto a causa di un lieve infortunio. A condire la dote dinamica, che spesso lo eleva a “man of the match” dei chilometri percorsi, qualche rete siglata da quest’anno anche nei match importanti, proficuità che lo relega però soltanto al quarto posto nella classifica cannonieri se non fosse per la sua mira “made in Cina” !! FLAMINI’. Per lui voto 7.
EDOARDO: presto vanificate le speranze estive di avere in squadra un talento, verrà ricordato più per l’impalpabilità e la serie di assenze per infortuni e impegni vari, che non per altro. Sfavillante in allenamento, in partita si dimentica la batteria a casa. PILA ZINCO/CARBONE. Per lui voto 6. Di stima.
MORENO: a vederlo il primo giorno d’allenamento e a rivederlo oggi sembra uno scambio tra gemelli. E’ migliorato in tutto quello che si poteva migliorare, con impegno silenzioso, facendo della prestanza atletica il suo cavallo di battaglia: le sue sgaloppate si concludono sempre in fondo alla rete, quella della porta quando segna, quella del campo quando non riesce a frenare! Proprio come un treno, di cui ha assimilato anche i difetti: segue sempre il suo binario senza mai girare o fare retromarcia! LOCOMOTIVA. Per lui VOTO 6,5.
NICCOLO’: vero e proprio astro nascente a inizio anno, il suo talento prometteva assai bene. Poi il vistoso calo, e infine l’infortunio da commedia inglese che gli è valso l’appellattivo di attapirato! CLAUDICANTE. Per lui VOTO 6. Sulla fiducia.
.
BIAGIO: è come un vecchio arnese: anche se non lo usi da tempo, sai che all’occorrenza ci puoi sempre contare! Dopo la lunga assenza dai campi per infortunio, il suo recupero è stato lento ma graduale (vedi l’impresa di villa torre). Proprio come una vecchia guardia, non delude mai colmando le evidenti lacune fisiche con la scaltrezza. Si è mostrato quest’anno duttile e paziente, lasciando il suo ruolo di primo attaccante al “rè mida” Nicola in stato di grazia e relegandosi a smistare palloni nelle retrovie . FIGLIOL PRODIGO. Per lui VOTO 6,5.
.
TOMMASO: subentrato a metà stagione, ha dimostrato di avere gli attributi necessari (anche se da sviluppare!) per far parte della rosa. L’umiltà e l’impegno in campo. AMBIZIOSO. Per lui VOTO 6,5.
.
.
.
FRANCE’ DE TOSO: è un satellite che viene lanciato in orbita dopo anni di rodaggio, E quindi decide bene di geostazionare sul campo non abbandonando mai la sua zolla! Non un paladino della dedizione, è più abile a driblare lo spogliatoio e la doccia che non gli avversari! In quei pochi sprazzi di voglia è capace di esibire tutte le sue perle (vedi gol contro Collebronx), ma nel resto del tempo regala ischemie ai tifosi. SCHETTINO. Per lui VOTO 5,5.
.
MAURIZIO: considerato il cigno di via pergolesi, e potenzialmente leader tecnico della squadra, ci aveva abituato forse troppo bene gli anni passati, visto che quest’anno ha regalato pochi lampi di genio, un tempo ordinari, abbandonando l’appellativo di “cecchino” che alcuni balordi gli avevano forse erroneamente affibbiato. Si sà: quando sei forte, lucido e decisivo, ti si perdona tutto. Ma quando le prestazioni non sono più come quelle di prima, complice la forma fisica e l’evoluzione a volte più ornamentale che efficace delle giocate, anche il più piccolo degli errori viene condannato. VANITOSO. Per lui VOTO 6,5.
.
NICOLA: quest’anno che di innesti nuovi ce ne sono stati molti, si era sperato di trovare in almeno uno di loro il top player decisivo. E pensare che invece ce l’avevamo dentro casa !! Neanche lui quest’estate ci avrebbe scommesso una birra al boccale di poter segnare più di 10 gol, invece è stato il vero e proprio trascinatore della squadra, aiutato spesso dall’innato senso del gol, almeno nel girone d’andata. Poi ha pagato il suo calo fisico e dell’intera squadra. Prima stagione da titolarissimo con ben 21 reti, ma il duro verrò ora: tutti si aspettano la ricoferma nella prossima annata!! FARAONE. Per lui VOTO 8.
.
PELE’: quando se ne và un senatore è sempre difficile più per chi rimane. Con la sua partenza lo spogliatoio ha perso l’anima stravagante che lo aveva caratterizzato. Stasera è tornato per la partita d’addio, rendendo onore ai tempi che furono. COMMOVENTE. Per lui VOTO 10.
.
PIGLIAPOCU: la meteora fatta persona. Le sue apparizioni hanno fatto invidia a quelle della Madonna: rare, surreali e improduttive. E pensare che l’anno scorso era stata l’arma in più. DIMAGRITO (almeno nei risultati). Per lui VOTO 4.
.
BILLICU: può essergli attribuita la celebre frase: “le sue ambizioni hanno superato di gran lunga il suo talento”! Da titolare inamovibile (almeno nelle sue speranze!) di inizio anno ad abbandono precoce e immotivato. FANTASMA. Per lui voto N.C. (non classificato)
.
.
.
TARALLI: dopo pochi allenamenti ha capito subito il ruolo a lui più adatto: l’addetto all’arbitro! Una mansione che ha svolto con impegno ed efficacia, imparando quest’anno anche a tenere il tempo di gioco dopo aver seguito nella sessione estiva ore e ore di “corso per lettura di orologio da polso”!! PISTORIUS. Per lui VOTO 9.
.
CINGHIALE = FLAVIO ROMA
.
.
MISTER MUGIANESI: il suo obiettivo primario è stato sempre e solo uno: “FA’ GO’ !!!”, invece di gol ne abbiamo fatti pochi, forse perchè non siamo riusciti a mantenere i suoi tanto invocati “RITMI ALTI!!!. DONADONI. Per lui VOTO 6- (Giudizio dato da lui stesso).
.
A cura di Pelagagge Giovanni e Di Luzio Riccardo, con la collaborazione di Gianfelici Manuel.
L’urto con una pianta ad alta velocità e la conseguente uscita di strada hanno ridotto male la Peugeot 207′ Super S 2000 su cui pilota e navigatore stavano disputando la seconda e ultima giornata del Rally dell’Adriatico. Ma, grazie alle protezioni di cui le auto preparate per questa disciplina sono dotate, il pilota Giandomenico Basso. già campione italiano ed europeo, e il suo navigatore Rudy Pollet sono usciti quasi illesi dallo schianto. L’incidente è avvenuto intorno alle 12.15, in località Della Pieve. I due sono stati portati al Pronto Soccorso di Macerata. ma le loro condizioni non destano preoccupazione. Sul posto. oltre al 118, sono intervenuti squadre di vigili del fuoco di Apiro e Macerata.
Per quest’anno l’attività agonistica è terminata e la società “A.S.D. Verdeazzurro Nuoto Cingoli” con particolare soddisfazione tira le somme dei risultati ottenuti in itinere, dal settore propaganda, prossimo alla categoria esordienti.
Infatti, pur essendo molto giovane (la soc. è stata istituita ad ottobre), sgomitando qua e la, si è fatta notare con ottimi piazzamenti nonché per il livello tecnico raggiunto dagli atleti.
Foto: sotto “Piazzamento ai campionati regionali Marche”
Piccolissime, spesso difficili da identificare a meno che non si viaggi con una lente di ingrandimento nelle tasche e soprattutto troppo costose. Sono le monetine da uno e due centesimi di euro che presto potrebbero essere tolte dalla circolazione. Il motivo è da ricercare nel fatto che spesso la gente le conserva, levandole dal mercato, e i costi di produzione sono decisamente alti.
“Per il momento – si legge in una nota di Bruxelles – sono quattro i possibili scenari futuri: si va dal mantenimento della situazione attuale, alle emissioni a costi ridotti (cambiando la composizione materiale delle monete o aumentando l’efficienza della produzione di monete, o entrambi), fino al ritiro o alla dissolvenza“.
Secondo Bruxelles, la produzione di questi centesimi e’ un’attivita’ in perdita per la zona euro: la differenza tra il valore nominale delle monete e il prezzo pagato dallo Stato per realizzarle si stima sia di 1,4 miliardi di euro dal 2002. ”La Commissione ha consultato le associazioni imprenditoriali e dei consumatori, tesorerie, zecche e banche centrali sui pro e i contro del rilascio degli 1 e 2 centesimi – ha dichiarato il commissario per gli Affari economici e monetari Olli Rehn -. Ora dobbiamo portare avanti questa discussione con le parti interessate e gli Stati membri e vedere se emerge una chiara preferenza su cui basare una proposta legislativa”.
DOMANI LA COMMISSIONE REGIONALE SANITA’ DARA’ IL PARERE DEFINITIVO SULLA RIORGANIZZAZIONE ASSISTENZA SANITARIA IN ORDINE ALLE MODIFICHE PER I PICCOLI OSPEDALI…
– La Giunta Regionale, con uno slogan del tipo “più protestano, più tagliamo” sic!… oppure solo perché ci sono alcune gravi divisioni all’interno della maggioranza oppure solo per incapacità di ascolto e di visione complessiva della sanità regionale, ha deciso con una recente e carente delibera di modificare la Riorganizzazione Sanitaria di cui alle direttive vincolanti del Dicembre 2012, la n. 648 del 6 maggio 2013, recante anche la “riconversione delle piccole strutture ospedaliere”, tra cui Cingoli, SCONTENTANDO DI NUOVO (QUASI) TUTTI!!!
– E la Commissione consiliare regionale “Sanità” che doveva dare il suo parere di competenza sull’atto in questione ha dimostrato finora incapacità o mancanza di volontà di incidere con sostanziali e legittime modifiche alle decisioni di una giunta mal “consigliata” dalla struttura tecnico-amministrativa…oppure si è limitata ad accontentare qualche territorio a seconda del diverso “peso” elettorale….speriamo che domani nella riunione finale, il Presidente Comi e tutti i commissari si ravvedano prima del via libera al nuovo testo sui piccoli ospedali!
Di tutto quello che abbiamo sempre legittimamente e unitariamente chiesto per CINGOLI e che giova ricordare come nucleo essenziale:
1) MANTENIMENTO P.P.I. (Pronto Soccorso) con medico e personale infermieristico h.24, rammentando i casi della signora che recentemente si è salvata ricorrendo al nostro Pronto soccorso per una situazione critica che però non appariva ai suoi familiari tale da chiamare il 118….o del bambino di 5 anni in crisi respiratoria: il PPI può garantire la rapidità esecutiva, essenziale per la tutela della nostra salute!
2) MANTENIMENTO di 10 posti letto per acuti di MEDICINA comprensivi del POTENZIAMENTO DEL P.P.I. con almeno 2/3 O.B.I. (pazienti per acuti max.72 h.)…
Vogliamo essere trattati come Amandola e Pergola in cui, se pur “tagliati”, sono rimasti attivi anche con la nuova proposta in questione rispettivamente 23 e 28 p.l. per acuti! Cingoli (uno dei pochi ospedali “a norma” e antisismico nella Regione!) non ha le medesime condizioni di viabilità precaria e disagiata (soprattutto nel rigido periodo invernale) e di evidenti difficoltà geografiche di Pergola ed Amandola o addirittura e certamente ben peggiori?
E ieri il Sindaco di Amandola dichiara sulla stampa: “Sono senza vergogna. Hanno penalizzato la Sanità MONTANA invece di potenziarla”…pensate voi: che dovrebbero dire i Cingolani?…. COSA C’E’ SCRITTO NELLA SUDDETTA DELIBERA DEL 6 MAGGIO PER CINGOLI? Nessun posto di medicina…si sono “inventati”, riducendo i posti complessivi di Lungodegenza post-acuzie e riabilitazione che erano 40, 10 p.l. di CURE INTERMEDIE, cioè letti per ricoveri con assistenza infermieristica di vario tipo…NON POSSIAMO ACCETTARLO: l’assistenza deve essere garantita per i ricoveri con la presenza di Medici “internisti” non basta la sola assistenza infermieristica anche a tutela della stessa professionalità e conseguente responsabilità degli operatori della struttura…Pertanto, si riconferma in toto gli ultimi “appelli” che abbiamo lanciato, compreso il mantenimento di un vero (e non solo di facciata!) P.P.I. come oggi, che funziona con gli stessi medici di Medicina e Lungodegenza… noi crediamo nella SANITA’ DIFFUSA, nella salvaguardia della “montanità” dei piccoli ospedali garantita dalla Costituzione: si poteva risparmiare ottimizzando meglio le risorse come dai numerosi esempi che abbiamo già più volte illustrato nei precedenti interventi sui media e negli incontri istituzionali e informali..
I vari Ciccarelli, Mezzolani e Spacca non tengono conto neanche che, a livello di medicina legale, esistono pazienti o per acuti o lungodegenti (DPA) TERTIUM NON DATUR…il PPI dovrà funzionare solo con la presenza del M.S.A. (ambulanza col medico a bordo h.24) che, oltre ad assicurare gli interventi di emergenza urgenza territoriale, “partecipa alle Prestazioni di primo Intervento come regolamentato dalla L. 36/98 e ss.mm.ii”…si parla poi per la struttura di Cingoli solo di “presenza del medico di continuità assistenziale” e di “integrazione di cure primarie con ambulatori di MMG/PLS”…ma
…quale medico opererà in PPI, quale medico in reparto, cosa significa ricoverare pazienti con “patologie intermedie”, quale tipo di assistenza infermieristica è prevista…???
…per Cingoli sarebbe previsto il Medico della Potes per 24 ore, che si occuperà anche del Punto di Primo Intervento. Quando esce l’ambulanza di notte ci sarà la Guardia Medica a gestire il PPI e, se dovesse uscire anche quest’ultima in un territorio di competenza vasto e disagiato, non si sà!!! Di giorno la sostituzione del medico del M.S.A. non è chiara, come non è chiaro in che misura potranno intervenire i Medici di base nella struttura….Che fine ha fatto il “potenziamento della funzione DIAGNOSTICA PER IMMAGINI (previsto nello stralcio del precedente Piano d’area Vasta 2) cui da pochi anni la Fondazione Banca Marche ha donato la Tac al nostro Ospedale? …ecc. ecc.
LA SOLUZIONE SAREBBE INVECE GIA’ SCRITTA NEI NUMERI DEI “TAGLI” della attuale Riforma che non farà risparmiare così come è stata prospettata alle casse regionali: tra Jesi e Cingoli verranno tagliati, oltre ai 25 di Villa Serena sempre nella Vallesina, 30 posti letto per acuti rispetto al precedente Piano di Area Vasta 2….anziché 30 p.l. se ne potrebbero tagliare 20 lasciando 60 posti letto di medicina per acuti a Jesi e 10 a Cingoli come abbiamo richiesto legittimamente in questi ultimi incontri istituzionali….Un ultima considerazione sul concetto ibrido di CURE INTERMEDIE (C.I.): a livello medico legale non trattasi nè di trattamenti sanitari per pazienti per acuti né per pazienti cronici…con assistenza infermieristica e non medica e con enormi responsabilità civili e finanche penali per i responsabili della struttura e gli stessi operatori… adesso le Guardie mediche quando escono sul territorio chiedono agli infermieri cosa debbono fare ed onestamente non sono in grado di gestire le urgenze. Sul piano è scritto che se esce l’infermiere del 118 sarà l’infermiere della struttura a coprire il PPI e pretendono che si abbandoni il reparto?
Poi per le urgenze, se l’ambulanza è fuori è prevista una ambulanza jolly per area Vasta…anzi che arriva a Cingoli (divenuta ormai “pianura” solo per la Giunta Regionale) partendo da Senigallia o Fabriano!
Nel “Balcone delle Marche” siamo davvero molto preoccupati sia noi cittadini che gli operatori sanitari tutti! Rifletteteci bene anche su questi fondamentali aspetti, Amministratori Regionali!
NON ABBIAMO AVUTO, PERTANTO e NONOSTANTE LE MOBILITAZIONI ISTITUZIONALI, GIUDIZIARIE E POPOLARI, RISPOSTE CERTE E CHIARE SULLE MINIME NECESSITA’ RICHIESTE, CHE STANNO ALLA BASE DEL RICONOSCIMENTO DELLA “MONTANITA’” DA PARTE DELLA REGIONE DEL NOSTRO NOSOCOMIO (in cui non ci sono sprechi!) COME LO E’ STATO SEMPRE, grazie anche alle tante BATTAGLIE UNITARIE DAL 1997 in poi….LA PROTESTA NON BASTA PIU’ sarà il caso di valutare con consapevolezza esposti alla magistratura penale
– per interruzione di pubblico servizio o omissioni di atti d’ufficio o altre fattispecie di reato dei dirigenti e direttori amministrativi, che sono sottoposti a precipui principi di legalità e responsabilità anche di natura penale:
– per il mancato rispetto dell’art. 1 comma 400 Legge Stabilità 2013 (proroga contratti precari della P.A. fino al 31.07.2013) e del parametro del 70% del turn over del personale venuto a cessare tra medici, infermieri e O.s.s. nel 2012 e in questi primi mesi del 2013 nell’Ospedale di Cingoli, anche se il parametro non è ancora quantificato per l’anno in corso: diversi contratti sono scaduti il 30.11.2012 (4 di cui 3 infermieri – 2 di Medicina e 1 di Lungodegenza e un Oss della Lungodegenza); i contratti di altri Oss presso la DPA sono in parte scaduti, uno in particolare il 6 Aprile u.s. e un altro scadrà il 31.05.2013; non è avvenuta la sostituzione, senza soluzione di continuità del Dott. Andrea Giovagnoli, che dall’inizio dell’anno ha preso servizio presso un’altra struttura ospedaliera e il cui contratto sarebbe dovuto scadere il 15.06.2013, ecc.
– la disparità di trattamento con Pergola e Amandola che “mantengono anche funzioni per acuti, in funzione della collocazione geografica, della viabilità, della organizzazione interna…”
– gli “sprechi” a fronte di disservizi dei 2 Ospedali aperti a Jesi, della Tac a Cingoli inutilizzata a regime da oltre 5 mesi, dei provvedimenti di accorpamento dei reparti Lungodegenza-Medicina che dovevano essere provvisori fino al 1^ ottobre 2012, ecc.
e una class action contro la Regione per la penalizzazione del “nucleo irriducibile” del diritto fondamentale alla salute dei cittadini (sent. Corte Cost. n. 509/2000), oltre ad una segnalazione alla Corte dei Conti, per i presunti danni erariali e perché il risparmio nella sanità non si ottiene con tagli lineari dei posti letto per acuti, ma piuttosto con la ricerca della qualità ovunque nel territorio regionale, nei grandi e nei piccoli Ospedali: per questi ultimi, bisogna, poi ed in particolare per Cingoli, contestare “i dati sull’efficienza e l’operatività della struttura sanitaria”, che sono stati sottoposti alla Giunta Regionale dalle strutture amministrative di competenza… dai dati da noi forniti sui costi, il tasso di appropriatezza e la funzionalità dell’ospedale, Cingoli costa davvero poco alla sanità regionale ed è un baluardo per la popolazione soprattutto anziana e disagiata della nostra zona montana! Prima di togliere servizi e posti letto ci dovrebbero dare la certezza che tutte le economie possibili siano state realizzate: ad es. la centrale unica degli acquisti visto che ora solo il 30% degli acquisti si fanno tramite la centrale e gli altri sono sganciati dalla certezza del prezzo di mercato migliore; piuttosto che spendere decine di milioni per l’ASUR unica che produce solo costi (v. sopra il discorso delle consulenze esterne) sarebbe più economico ed efficiente avere le 5 Aree Vaste con personalità giuridica e la possibilità di decidere come spendere: non ha senso mantenerle con direttori e dirigenti che costano assai ma che non hanno autonomia!!!
Giorgio Giorgi
Ancona, 14 maggio 2013 – Alla regione Marche sono state assegnate oggi 18 Bandiere Blu da parte della FEE, l’apposito organismo europeo che si occupa dei comuni marini più virtuosi dal punto di vista ambientale. Le Marche sono al secondo posto in Italia, dopo la Liguria (20 Bandiere blu per altrettanti comuni costieri) e hanno avuto due riconoscimenti in più rispetto al 2012.
Ecco le Bandiere blu assegnate alle Marche. Nella provincia di Ancona, Senigallia, Sirolo, Numana, Portonovo-Ancona; nella provincia di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Cupra Marittima e Grottammare; nella provincia di Fermo, Pedaso e Fermo-Lido (nuovi ingressi), Porto S.Elpidio e Porto San Giorgio, nella provincia di Macerata, Potenza Picena-Porto Potenza Picena, Civitanova Marche ePorto Recanati; nella provincia di Pesaro e Urbino, Mondolfo, Pesaro, Fano e Gabicce Mare.
“Le Marche proseguono nel percorso di crescita e qualificazione di territorio e ambiente e sono protagoniste assolute della classifica delle spiagge doc. Due nuove Bandiere blu sventolano sul nostro mare, confermando ancora una volta che l’intreccio tra tutela del paesaggio, valorizzazione dell’ambiente, turismo e accoglienza, produce un mix vincente”. Così il presidente della Regione Marche e assessore al Turismo, Gian Mario Spacca, commenta lo straordinario risultato delle spiagge marchigiane che si aggiudicano ben 18 Bandiere blu, due in più rispetto allo scorso anno.
“Sono numerosi i segnali positivi che ci vengono dalla Fee (la Fondazione per l’educazione ambientale Italia) – dice Spacca – Il primo riguarda i nuovi ingressi: su appena 9 nuove Bandiere blu a livello nazionale, ben due sono made in Marche, il numero più alto, insieme alla Liguria, per le new entry. Il secondo è relativo alle cancellazioni: nessuna riguarda la nostra regione. Lo straordinario bottino di 18 Bandiere blu, che ci pone al secondo posto solo dopo la Liguria e prima di tante blasonate regioni italiane, conferma che la strategia turistica e ambientale della Regione ha centrato nel segno. Abbiamo puntato su segmenti selezionati e di nicchia di clienti, rifuggendo il turismo di massa. Per fare questo la ricetta è una sola: conservare al massimo la naturalità delle nostra spiagge, promuovere le tradizioni e le eccellenze, curare i servizi, interpretare i bisogni di clienti sempre più esigenti. Una ricetta che ci ha premiati sia in termini di arrivi, sia in termini di riconoscimenti. Un ringraziamento va a tutti gli amministratori locali che hanno condiviso la strategia regionale, offrendo spiagge sempre più apprezzate in Italia e all’estero”.
A pochi giorni dalla conclusione del campionato e con molti verdetti già scritti, sono diversi i club di serie A che già pianificano il loro futuro. La sessione estiva del calciomercato si aprirà solo a luglio, ma le manovre strategiche delle varie società sono già in atto, per la compravendita di giocatori, ma non solo. Sono molte, infatti, le panchine in ballo, da quella di Allegri a quella di Mazzarri, passando per quella di Stramaccioni e Andreazzoli. In più anche in Europa la situazione è in fermento, con i bookmakers che danno ormai per scontato l’approdo di Ancelotti a Madrid e quello di Mourinho a Londra. Senza contare l’illustre addio di Ferguson, il pluridecorato manager inglese che dopo ben 25 anni ha lasciato il Manchester United per dedicarsi al riposo. Forse. Perchè il suo destino sembra potersi incrociare con un’altra panchina assai scottante.
Anche la dirigenza della Polisportiva Victoria, infatti, nella persona del suo Presidente Giorgio Giorgi, sta valutando un riassetto societario per l’anno avvenire, forte dell’ormai sicura permanenza della squadra nella massima serie del CSI. La stagione che venerdì sera si concluderà (con l’ultima sfida stagionale, in casa) può considerarsi soddisfacente, ma non troppo. Posto che l’obiettivo fissato ad inizio stagione era quello della salvezza, l’esordio della squadra era stato a dir poco sorprendente, con il girone d’andata che aveva regalato risultati ed emozioni insperati, ma soprattutto un potenziale ottenimento del secondo posto in classifica. Poi la debacle e la serie di sconfitte consecutive hanno attestato il posizionamento mediocre in graduatoria, al di sotto delle aspettative che la prima parte di campionato aveva fatto maturare.
Così la fiducia nel mister Mugianesi, vera e propria rivelazione dell’anno, è andata scemando, insieme al consolidamento della sua permanenza sulla panchina degli aquilotti. Un lavoro, quello dell’ex Spezia e Cremonese, senz’altro discreto e diligente, svolto sempre con passione, dedizione ed attenzione ai particolari, che gli ha permesso di guadagnarsi stima e rispetto in tutto l’ambiente. Ma, si sà, sono sempre e solo i risultati a parlare. E dunque, per la prossima stagione, la Polisportiva Victoria potrebbe decidere di rescindergli il contratto per cercare nuova gloria.
Ed il toto-allenatore è già impazzato, essendo circolati i nomi di Iachini (attuale allenatore del retrocesso Siena), Andreazzoli (in rotta con la Roma), Sannino (destinatario di uno scontato esonero da parte di Zamparini) e, soprattutto, con visibillio dei tifosi, di Alex Ferguson. L’interesse per la carismatica figura del sir inglese, infatti, si è fatto sempre più forte dopo le recenti dichiarazioni d’addio al Manchester, senza considerare che un interessante retroscena rivela che Alex sarebbe in rotta con la moglie, ragion per cui potrebbe convincersi di lasciare il Regno Unito per godersi la pensione in Italia, magari continuando proprio a coltivare la sua passione calcistica sulla panchina del Victoria.
Più di una voce di corridoio, inoltre, avrebbe confermato l’indiscrezione secondo la quale Ferguson starebbe cercando casa a Villa Strada (addirittura c’è chi si dice convinto che avrebbe già strappato il terreno di Gualtiero Gigli per edificare un’abitazione proprio nei pressi del campo di gioco). Sarebbe di certo un grande colpo per la società quello di assicurarsi le gesta di un allenatore così affermato, oltre che un chiaro segnale che dall’anno prossimo si fa davvero sul serio. Di contro l’esborso economico potrebbe essere ingente, il che potrebbe prospettare la necessità di cessioni illustri. Così le ipotesi si moltiplicano, con alcuni che danno ormai per certo il ritorno in terra natìa dell’oriundo Giorgi in preda ad attacchi di saudade, ed altri che, dopo la rottura con i tifosi per i recenti episodi di razzismo, profilano un futuro in Serie D per l’attaccante Tittarelli. Anche la permanenza di Coco sembra tutt’altro che scontata, con l’interessamento giunto addirittura dal Sidney F.C. su consiglio di Del Piero. Insomma gli scenari sono innumerevoli, bisognerà solo aspettare l’epilogo effettivo della stagione per capire quali saranno le mosse dell’esuberante presidente, che peraltro da sempre dichiara di ispirarsi, per quel che riguarda la guida della società, al cagliaritano Cellino…!
Riccardo Di Luzio