In allegato la locandina del film “Hotel Transylvania” che sarà proiettato al Cinema Farnese nel prossimo week-end.
Orari:
sabato 13 aprile alle ore 17,30
domenica 14 aprile alle ore 17,30 e alle ore 21,30
INFRUTTUOSO L’INCONTRO PER L’OSPEDALE
CALAMANTE-SIELPA: OPERAI IN CERCA DI CERTEZZE!
CURIOSITA’: LA RICERCA CHE NON TI ASPETTI!!
Scoliosi, la ricerca che non ti aspetti:
“Il nuoto non fa bene alla schiena”
La tesi che ribalta tutte le precedenti ‘certezze’ conclude un lavoro studio dell’Istituto scientifico italiano colonna vertebrale che sarà presentato al congresso internazionale di Chicago a maggio. In certi casi, l’attività natatoria potrebbe persino peggiorare la situazione.
“Suo figlio ha le alucce di pollo, ha anche un po’ di scoliosi: lo porti a fare nuoto che gli fa bene”. Un assioma che dura da vent’anni, ma che sta vacillando. Come prova a dimostrare, ultima in ordine di tempo, una ricerca sviluppata dall’Istituto scientifico italiano colonna vertebrale (Isico), ancora inedita, che verrà presentata al congresso della International Society for the Study of the Lumbar Spine (Issls), in programma dal 13 al 17 maggio a Chicago.
“Il nuoto non cura la scoliosi, anzi in molti casi può rivelarsi negativo e rischia di indurre il mal di schiena“, afferma Fabio Zaina, fisiatra dell’Isico, tra gli autori della ricerca “Swimming is not a scoliosis treatment: a controlled cross-sectional survey”, che tradotto vuol dire appunto che il nuoto non è una terapia della scoliosi.
Lo studio ha confrontato un gruppo di 112 nuotatori a livello agonistico (nuoto praticato 4-5 volte a settimana) con una popolazione scolastica, maschile e femminile, di 217 studenti di pari età, che pratica sport in maniera amatoriale o non lo pratica affatto. In entrambi i casi sono stati misurati i gibbi, la cifosi e la lordosi ed è stato fornito ai ragazzi un questionario per rilevare la presenza di mal di schiena.
I risultati sono stati sorprendenti per gli agonisti, ma anche per gli amatori: i nuotatori, soprattutto le femmine, presentavano delle asimmetrie del tronco più accentuate ed erano ipercifotici, di conseguenza con una frequenza maggiore di dorsi curvi e mal di schiena.
“Dal punto di vista posturale, il nuoto induce a un collasso della schiena – spiega Zaina – e allena soprattutto la muscolatura degli arti, essendo praticato in scarico, non la schiena. Quando si parla di agonismo poi, con carichi di lavoro di ore, il nuoto induce il mal di schiena. Per chi ha la scoliosi arriviamo a sconsigliare il nuoto, decisamente. Non c’è distinzione neanche tra i vari stili: la rana e il delfino possono aumentare il mal di schiena nei casi di spondilolistesi, nel caso cioè in cui le vertebre scivolino una sull’altra. Quindi il nuoto non solo non è terapeutico, ma a livello posturale si rivela anche dannoso. Se lo si pratica a livello amatoriale non crea problemi, ma come qualsiasi altro sport, praticato un paio di volte a settimana”.
Un altro mito che viene sfatato da altre ricerche, parallele e connesse a questa, condotte da Isico è che gli sport asimmetrici come il tennis inducano o peggiorino la scoliosi. “Non è vero neanche questo. La correlazione che c’è fra sport e mal di schiena è la quantità e interessa sia chi ne fa troppo sia chi ne pratica troppo poco”, dice Zaina. “L’ideale è scegliere uno sport, tenendo presente che attività molto mobilizzanti della colonna (ginnastica artistica e ritmica, ad esempio) ci mettono più a rischio, soprattutto in casi di predisposizione naturale, mentre sport in carico (come la corsa) contribuiscono a rinforzarla perché ci costringono a vincere la forza di gravità”.
IL CINEMA FARNESE AI TITOLI DI CODA???
ALLA FINE VINCE LA LINEA DELLA MEDIAZIONE!
ALLA FINE VINCE LA LINEA DELLA MEDIAZIONE
(almeno fino a metà Aprile…e così come già proponevo io il 25 Marzo)
Leggete cosa ha scritto il Governatore Spacca ieri sul suo profilo Facebook:
” Sanità: la Giunta questa mattina ha preso visione della proposta del Direttore dell’Asur e gli ha chiesto di confrontarla con i territori nelle prossime settimane, per offrire ad ogni comunità la situazione più appropriata compatibile con gli interessi generali della nostra regione. Solo dopo questo confronto si passerà all’adozione del provvedimento amministrativo. Solo allora sarà giusto contestare o insultare 🙂 “
Proprio ieri, infatti, la Giunta Regionale, oltre ad aver dato il via libera al potenziamento della rete dell’emergenza e del soccorso delle Marche, prevedendo giustamente più mezzi e servizi nelle zone dell’entroterra, ha dato mandato al direttore dell’ASUR Ciccarelli di “procedere a una verifica con i territori per definire gli standard delle nuove strutture, in funzione delle singole esigenze locali”. Il punto nodale è la riconversione di 13 piccoli ospedali che diventeranno “Case della Salute”. Nelle 7 di queste che avranno ancora funzioni ospedaliere i Sindaci chiedono il sacrosanto mantenimento del Pronto Soccorso (P.P.I.). Già lunedì prossimo inizierà il confronto dei Sindaci interessati tra cui il nostro Filippo Saltamartini con l’assessore alla sanità Mezzolani e il DG Asur Ciccarelli alle 19 ad Ancona…Cingoli dovrà continuare ad insistere con le nostre legittime richieste di cui riporto uno stralcio di una mia precedente analisi, pur comprendendo le “preoccupazioni della Regione per l’andamento dei conti della sanità e l’avvio improcrastinabile della riorganizzazione della Rete dell’emergenza”, in virtù dei tagli dei trasferimenti statali effettuati con ben 5 manovre finanziarie di austerity in 3 anni!
….FUNZIONI e SERVIZI di ASSISTENZA OSPEDALIERA DA RICHIEDERE CON FORZA:
1) MANTENIMENTO P.P.I. (Pronto Soccorso) con un medico e personale infemieristico h.24, così come previsto sia nel vigente P.S.R. che nel Piano attuativo d’Area Vasta per Cingoli, prima e dopo della L. n.135/2012 sulla c.d. spending review, perché l’M.S.A. (Mezzo Soccorso Avanzato h. 24 con medico a bordo (pur essendo di maggior garanzia per la salute dei cittadini rispetto all’attuale RSA h. 12) non ci può bastare ….Basti pensare alle problematiche turnazione di almeno 3 medici a bordo e POTES “jolly” quando il MSA è chiamato per interventi esterni, con i rischi già paventati giustamente dall’Assessore Ippoliti in pubblica assemblea…e che la signora che recentemente si è salvata ricorrendo al nostro Pronto soccorso per una situazione critica che però non appariva ai suoi familiari tale da chiamare il 118….o il bambino di 5 anni in crisi respiratoria: il PPI può garantire la rapidità esecutiva, essenziale per la tutela della nostra salute!
2) MANTENIMENTO di 10 P.L. di MEDICINA comprensivi del POTENZIAMENTO DEL P.P.I. con almeno 2/3 O.B.I. (pazienti per acuti max.72 h.)… ciò si può desumere per induzione, interpretando in maniera estensiva, tutti i servizi di MEDICINA e “INTERNISTICI” già previsti con l’attuale proposta (non definitiva) per la “Struttura di Cingoli”: “Funzioni di Medicina post-acuzie”/“possibilità di ricovero diretto per le patologie tipiche della struttura”/”presenza del “medico di continuità assistenziale”, dell’ambulatorio “internistico per patologie minori”, degli ambulatori specialistici di Cardiologia, Chirurgia, MEDICINA, Neurologia, endoscopia digestiva , ecc. e soprattutto della funzione “DIAGNOSTICA PER IMMAGINI” (compresa la TAC con mezzi di contrasto e anestesista…). Quanto sopra anche considerando che avremo per i 40 p.l. della LUNGODEGENZA – DPA – MEDICINA POST-ACUZIE previsti, un “primario” o un “aiuto primario”…
3) “Potenziamento degli attuali Ambulatori e Servizi (andando così incontro alla necessità di ridurre le liste d’attesa)“ (così come prevedeva lo stralcio del nostro Piano d’Area Vasta come anche per l’utilizzo di “tecnologie automatizzate in laboratorio analisi con personale adeguatamente formato”) + 2/3 p.l. day hospital compatibili con la possibilità di “ricovero diretto per le patologie tipiche per la struttura” e con la Medicina…
Vogliamo essere trattati come Amandola e Pergola in cui, se pur “tagliati”, sono rimasti attivi con la proposta in questione rispettivamente 23 e 28 p.l. per acuti (e fanno addirittura sia day surgery che chirurgia programmata ..) Cingoli non ha le medesime condizioni di viabilità precaria e disagiata (soprattutto nel rigido periodo invernale) e di evidenti difficoltà geografiche di Pergola ed Amandola, ospedali di polo non ritenuti “pericolosi” in cui verrebbero conservati i reparti medici per acuti o addirittura e certamente ben peggiori?….
Forza Sindaco, in questa opera di mediazione tutta Cingoli e la zona montana è con te!!!
Giorgio Giorgi
SANITA’ E DISAGI, FINO A JESI PER L’OSSIGENO!
RIVERA PREMIA IL DIRIGENTE FALAPPA!!
DOV’E’ FINITO LO SPIRITO DI SACRIFICIO???
DOVE SONO FINITI LO SPIRITO DI SACRIFICIO E L’UMILTA’ ?? ABBIAMO MOLLATO PROPRIO NEL MIGLIOR MOMENTO DELLA STAGIONE ?? QUESTA SERA CI SARA IL VERDETTO !!
E’ una spirale recessiva quella che, purtroppo, ha intrapreso la squadra a partire dal recupero contro ASD Cantine Riunite CSI. Fino a quel momento la performance degli aquilotti era stata tutto sommato da lodare, vista la concreta possibilità di ambire al secondo posto (il quale permette di qualificarsi per il campionato regionale), grazie alla serie di vittorie messe a segno sui campi del San Claudio, di Villa Torre e nella partita casalinga contro Atletico MNT. Poi la rocambolesca sconfitta in quel di Tolentino, dove l’iniziale vantaggio di 3 reti a 0 non è bastato a scongiurare il ritorno in partita degli avversari che, ad un minuto dalla fine, si sono assicurati il match. E una simile sorte si è ripetuta nella gara successiva a Morrovalle: ancora avanti di 3 gol nei minuti iniziali, la squadra non è riuscita a mantenere il ritmo permettendo ai padroni di casa di rimontare e passare in vantaggio; il pareggio finale (seguito dalla sconfitta ai rigori) è stato solo un’amara consolazione.
Il conseguente contraccolpo psicologico ha fatto sì che nell’ultima gara disputata, in casa contro il non imbattibile Tiberiacciai, la Polisportiva si sia mostrata impalpabile e non sia riuscita a rimediare, anche qui in vantaggio nei primi minuti, alla cinicità delle reti avversarie, pur provandoci per tutto il secondo tempo. Così ora la situazione in campionato non è rosea come qualche turno fa: risucchiati dal gruppone di metà classifica, il secondo posto sembra ormai un miraggio, e il rischio è che, a 6 partite dal termine, la posizione finale possa non rispecchiare in pieno la tutto sommato discreta prestazione fin qui effettuata. D’ora in poi quindi, a partire dalla trasferta di questa sera in quel di Macerata contro il Collebronx la squadra dovrà dimostrare se davvero è capace di ambire a qualcosa o se si è definitivamente adagiata sugli allori accontentandosi solo di aver raggiunto la salvezza con molto anticipo dopo aver dimostrato che con un pò di convinzione può rimanere nei piani alti.
INTERVISTA AL CAPITANO MANUEL GIANFELICI: “ORGOGLIOSI DI QUELLO CHE SIAMO RIUSCITI A FARE NEL GIRONE DI ANDATA, MA IL RAMMARICO E’ CRESCIUTO IN QUESTA SECONDA PARTE DI CAMPIONATO”
Polisportiva Victoria, matricola e subito rivelazione del campionato di serie A
“A inizio anno avrei firmato per essere, a oggi, a 28 punti. Come prima volta in serie A siamo soddisfatti, ma è proprio ora che non dobbiamo mollare per non vanificare tutti gli sforzi fatti durante l’anno.”
Al momento quinto posto: si poteva fare di più?
“Siamo una squadra inesperta. Stiamo paradossalmente pagando il fatto di aver raccolto molti punti nel girone di andata. All’inizio abbiamo preso fiducia nei nostri mezzi piano piano e ci siamo tolti delle soddisfazioni ma ultimamente abbiamo buttato via gare per inesperienza e incapacità di gestirsi e gestire il vantaggio ( due in vantaggio per 3-0), soprattutto a causa di una condizione psicologica che è andata scemando man mano che abbiamo ottenuto la sicurezza in classifica. Certo, siamo molto felici di quello che stiamo facendo però inizia a materializzarsi lo spettro della sfiducia in noi stessi e nei nostri mezzi. Il rammarico c’è eccome, abbiamo visto sul campo che, tranne la prima in classifica, le altre non hanno nulla di superiore rispetto a noi e nonostante la serie di risultati negativi siamo ancora in corso per il secondo posto, ma vista la condizione attuale sembra più un miraggio che una reale possibilità.”
A oggi siete la seconda miglior difesa con 36 gol subiti e il terzultimo attacco con 45 reti realizzate.
“ Siamo una squadra in genere molto compatta, attenta e aggressiva alla fase difensiva, atleticamente preparati e tatticamente ben organizzati. Considerando che in tre sciagurate partite abbiamo subito la bellezza di ben 18 gol ci rendiamo conto che nelle restanti 12 gare le reti incassate sono state in media 1,5 a partita e questo dato dimostra che siamo una squadra difficile da trafiggere. Dai numeri il punto dolente risulta essere l’attacco. Siamo una squadra basata più sull’aspetto caratteriale e atletico che sulla tecnica individuale e la finezza tattica, questo fa si che capitalizzare le numerose occasioni create non è il nostro forte e molto, troppo spesso, sciupiamo grosse occasioni da rete. ”
Finale di stagione. Pronostici: chi conquistera i primi due posti verso il campionato regionale? Chi retrocederà?
“Finale incerto. L’Atletiko Trodika sta sorprendendo tutti, non perde un colpo e si stà già avviando alla vittoria del campionato con qualche giornata di anticipo. Per l’ambita seconda piazza ora come ora sono ben 4 le squadre che ambiscono a tale traguardo: Il Cantine riunite, squadra ben organizzata che si trova in posizione di vantaggio avendo fatto molti punti nelle ultime gare, il Green Room Pub, La Polisportiva Victoria (tutto dipende dalla prossima gara e dagli scontri diretti con le prime tre a seguire) e l’outsider Montesanto che si è rifatta sotto dopo alcune prestazioni negative. Per il discorso retrocessione, ormai è fuori dai giochi il San Claudio mentre per gli altri tre posti sono 4 le squadre che gareggeranno per altre sette partite fino alla fine: Tiberiacciai ( in un momento positivo dopo aver infranto il fortino casalingo proprio del Victoria), Polisportiva Torre, in difficoltà rispetto allo scorso anno dopo la partenza di Beccacece, l’Atletico MNT, con a mio avviso meno punti raccolti rispetto al reale valore e il Cassero che gode dei frutti casalinghi conquistati grazie anche ad un campo molto piccolo che stravolge tutti i pronostici.”
Ambizioni future: quando la Polisportiva Victoria sarà pronta per la serie D? Cosa gli manca?
“È stato già un buon riuscire ad arrivare sino qui e molto spesso abbiamo la voglia di dimostrare quanto valiamo anche in un campionato federale, è un discorso personale, ma credo che la mia ambizione sia anche l’ambizione della nostra squadra. Sinceramente ci stiamo pensando da un pò e quest’anno sembriamo più decisi del solito, ma solamente se ci saranno delle solide basi su cui poter crescere, come una buona dirigenza e una squadra diciamo più completa: potenzialmente la squadra potrebbe essere valida anche per disputare una serie D di basso profilo, ma troppo spesso per cause varie ci siamo trovati quest’anno a dover affrontare gare con poche o senza riserve, motivo a mio avviso fondamentale per alcune delle sconfitte più pesanti. E’ stata soprattutto questa la differenza con le altre “big” del campionato, la panchina corta, e lo dico senza voler offendere nessuno, perchè ognuno di noi sà quello che può dare e quello che avrebbe potuto dare. In definitiva credo che per poter disputare un campionato come la serie D con onore servano un paio di rinforzi, non dico di valore maggiore, ma che almeno abbiano la costanza, la voglia e l’impegno per aumentare la concorrenza”
Riccardo Di Luzio
CINGOLI IN FESTA PER LA TRACIMAZIONE DELLA DIGA
Boom di visitatori a Pasquetta Per la prima volta in venticinque anni l’invaso artificiale è al completo: raggiunta la capienza massima di 42 milioni di metri cubi d’acqua.
Complice anche il giorno festivo del Lunedì dell’Angelo, ristoranti e locali della zona di Moscosi e Castreccioni hanno registrato il pienone. Nonostante il cielo coperto molte persone hanno scelto il comune di Cingoli per la tradizionale gita fuori porta di Pasquetta, attratti anche da un evento storico come la tracimazione della diga che si trova proprio in quella zona.
Per la prima volta in quasi ventisei anni(l’invaso venne inaugurato il 18 luglio 1987),il livello del lago di Castreccioni ha raggiunto il culmine, e dalle bocche della diga è defluito sin dalle prime ore del mattino un flusso costante di acqua.
Le avvisaglie di questo fenomeno che mai si era verificato c’erano state due settimane fa: in quel caso lo zampino del vento da sud ovest aiutò la tracimazione delle acque con onde spinte verso le feritoie da raffiche che soffiavano toccando punte di 100 km/h.
Centinaia di persone hanno assistito allo spettacolo dell’invaso stracolmo, ed hanno goduto dello spettacolo nelle passeggiate lungolago ma anche assiepati ai margini delle strade, sui guard-rail e nei punti di osservazione della alture vicine. Chi non tornava al lago da tempo si è stupito nel notare come il passaggio di terra fino a un noleggio di pedalò fosse stato cancellato in quella che è diventata una vera e propria isola all’interno del lago: effettivamente l’acqua ha sommerso numerosi alberi ed eroso.
La quota teorica per l’esondazione era stata raggiunta a Pasqua, quando il livello del lago era salito a 342.45 metri sul livello del mare, e superato il giorno dopo, intorno alle 7 del mat tino, quando il lago è salito a 342.50. Nessun pesce d’aprile. però: tanfi che in queste ore si sta provvedendo al collaudo definitivo della diga di Cingoli, possibile solamente quando lo stesso invaso tracima per colmatura, evento atteso per un quarto di secolo.
L’invaso artificiale, il più grande del centro Italia, è alimentato principalmente dal fiume Musone: gli altri immissari sono il fosso di Frontale e il fosso di Argiano. Le acque del lago coprono una superficie di circa 240 ettari: negli ultimi anni è cresciuto l’interesse turistico verso l’invaso di Castreccioni. che riveste un’importanza fondamentale per l’agricoltura (4.000 ettari di terreni agricoli vengono irrigate con le sue acque: presto diventeranno 5.5oo) e per i 105 mila marchigiani che quotidianamente ottengono acqua potabile. Recentemente è stata costruita anche una centrale idroelettrica, gestita dalla Hydrowatt spa. che fornisce circa 700 mila kilowattora l’anno: oggi il lago contiene 42 milioni di metri cubi d’acqua.
Gianfelici Manuel
Fonte: www.cronachemaceratesi.com
PALLAMANO FEMMINILE: OBIETTIVO PROMOZIONE!
“SAN VITTORE TRA MITO, ARCHEOLOGIA E STORIA”
OSPEDALE: LA REGIONE NON CI RASSICURA AFFATTO !!!
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IL VICTORIA STRADA FA’ IL VUOTO E VOLA!!!
In quattro giorni il Victoria Strada raddoppia il distacco sulla diretta inseguitrice Castelferretti (uscita sconfitta da Morto d’Alba), mettendo una seria ipoteca sul campionato. Vincendo il recupero infrasettimanale a Maiolati Spontini 3-1 e sabato con il Cral Palom-bina 2-0 (sancito con due bel-lissimi gol di Valerio Angelucci e Alessandro Marcheani), la compagine di Francesco Fabrizi si è portata a 12 lunghezze dalla seconda, un bottino ragguardevole a cinque giornate dalla fine che mette in una posizione vantaggiosa il team cingolano anche in vista del match del 7 aprile, alla ripresa del campionato, quando dovrà ad andare a far visita proprio al Castelferreti.
Il tecnico gialloblu in settimana aveva spronato i suoi ragazzi a premere l’acceleratore in questo periodo fondamentale per lo sprint finale. Pur non lucidissimi, Fabio Flamini e compagni ci hanno dato dentro, e meritatamente nei due incontri si son portati a casa l’intera posta in palio. Campionato chiuso? Si possono aprire le bottiglie di champagne? “Stiamo calmi – ribadisce l’incontentabile Fabrizi- anche se siamo contentissimi di questo allungo. Ma aspettiamo la matematica prima di festeggiare e continuiamo a lavorare con lo stesso impegno che abbiamo manifestato fino adesso. Trascorriamo questa Pasqua con serenità e poi subito dopo dobbiamo preparare la trasferta di Castelferretti” (Leo. Mass.)
SABATO 7 APRILE PROSSIMO, IN CASO DI VITTORIA IN QUEL DI CASTELFERRETTI, ARRIVERA’ LA MATEMATICA PROMOZIONE !!! FORZA RAGAZZI!!!