IL CONTENUTO DELLA DIFFIDA DEL NOSTRO SINDACO, redatta insieme al vice segretario comunale Dott. Giorgi, tesa a garantire i diritti alle prestazioni sanitarie e assistenziali essenziali e il fondamentale diritto alla salute dei cittadini per l’Ospedale montano di Cingoli

Battaglia che abbiamo condiviso fin dall’inizio come Polisportiva Victoria e per cui continueremo a mobilitarci in appoggio all’Amministrazione Comunale

AL:

 Presidente della Giunta della Regione Marche  Dott. Spacca Gian Mario
Regione Marche: 
Dirigente Servizio Sanità  Dott. Pierluigi Gigliucci
Presidente Coordinamento degli Enti del Servizio Sanitario Regionale Dott. Paolo Galassi
 ASUR Marche
Direttore Generale Dott. Piero Ciccarelli
 Direttore Amministrativo Dott. Alberto Carelli
 Direttore Area Vasta 2 – ad interim Dott. Piero Ciccarelli
Governo Clinico Ambito Jesi  Dott. Claudio Martini
 
OGGETTO:
Ospedale Montano di Polo di Cingoli. Attuazione del piano sanitario regionale- tutela  del diritto alla salute.  Diffida a   garantire i diritti alle prestazioni sanitarie e assistenziali essenziali – diritto alla salute dei cittadini.  Cingoli, lì 31/01/2013

Si fa riferimento alla rappresentanza degli interessi della comunità territoriale del Comune di Cingoli ex art.114 Cost. e D.Lgs. n. 267/2000 in materia di assistenza sanitaria ospedaliera e facendo seguito all’accesso formale effettuato dal Vice segretario dr. Giorgio Giorgi in data 30.11.2012 ai sensi degli artt. 22 e ss. L. 241/1990 a tutti gli atti organizzativi e dispositivi, ivi compresi i provvedimenti di indirizzo e coordinamento, per richiedere l’immediato e integrale adempimento a tutte le previsioni normative e costituzionali in materia di tutela della salute e la salvaguardia dei provvedimenti a favore delle zone montane ex artt. 32 e 44 della Costituzione al fine di garantire la piena funzionalità ed efficienza  dell’Ospedale di zona montano di Cingoli e veder garantito il “nucleo irriducibile” del diritto alla salute (cfr. Corte Cost. Sentenza n. 509/2000).

         Con la presente, anche alla luce della proroga dei contratti già in essere al 30 novembre 2012 che superano il limite di 36 mesi, comprensivi di proroghe e rinnovi o il diverso limite previsto dal CCNL di comparto fino al 31.07.2013, dei precari della P.A e, in particolare, del settore sanitario, di cui alla “Legge di Stabilità 2013”, (art. 1, comma 400, legge 24 dicembre 2012, n.228),  si propone formale 

D I F F I D A

alla conclusione espressa dei provvedimenti tesi ad ottemperare  alle DGR n. 528/2012 e n. 1137/2012, nonché delle D.G.R. n. 1537 del 31.10.2012 e n. 1590 del 12.11.2012, in attuazione della L.135/2012 sulla c.d. “spending review”.

         L’OSPEDALE MONTANO DI POLO DI CINGOLI costituisce, per un ampio territorio che abbraccia più Comuni della ex Comunità montana del S.Vicino, il pilastro del sistema sanitario universalistico e le determinazioni della Regione Marche assunte, sin dalla riapertura, a seguito della ricostruzione post-terremoto,  hanno un valore vincolante pur nell’ambito di una pianificazione finanziaria adeguata.

         Peraltro, tutti gli atti di programmazione, pur essendo ampiamente discrezionali, non si sottraggono al sindacato di legittimità e l’inerzia tenuta da codesto Organo, evidenzia ictu oculi l’eccesso di potere per illogicità, contraddittorietà, ingiustizia manifesta nonchè l’arbitrarietà e l’irragionevolezza della determinazione e la persistente violazione di legge per l’omesso mancato confronto con questa Amministrazione, a cui spetta ex art.114 della Costituzione la rappresentanza degli interessi fondamentali dei suoi cittadini.

         Al riguardo, si rappresenta che:

–          diversi contratti dei precari presso l’Ospedale di Cingoli sono scaduti il 30.11.2012 (4 di cui 3 infermieri – 2 di Medicina e 1 di lungodegenza riabilitativa e 1 OSS DPA) ad eccezione di un altro che scadeva al 31 dicembre (1 infermiere Lungodegenza); i contratti degli altri OSS c/o la DPA sono in parte scaduti ed altri scadranno uno il 6.4.2013 e un altro il 31.5.2013. Appare fondato richiedere di applicare il necessario  turn over o la rinnovazione dei contratti già scaduti, che potranno usufruire della proroga “legislativa” ormai certa (art. 1, comma 400 Legge Stabilità 2013);

–          occorre immediatamente disporre la sostituzione, senza soluzione di continuità, del Dott. Andrea Giovagnoli (il cui contratto sarebbe scaduto il 15.06.2013) in quanto il suddetto medico, bravo internista e cardiologo, addetto anche agli ambulatori, all’inizio del 2013, ha preso servizio in un’altra struttura sanitaria regionale.

–          è urgente ripristinare la funzionalità dei posti-letto di DPA e di Medicina + 1 day-hospital, poiché i provvedimenti di accorpamento sono provvisori e giustificati, dalla necessità di “assicurare la sostituzione del personale infermieristico in dimissione presso la struttura di Cingoli”. In questa sede, si chiede formalmente la sostituzione e l’integrazione di tutto il personale necessario mediante apposita previsione nel predisponendo Piano delle Assunzioni 2013.

– è indispensabile e urgente ripristinare l’allocazione sanitaria al 20 + 20 posti-letto e  senza accorpamento, in quanto fondamentale per l’organizzazione interna e attesa la specificità del nostro territorio montano. Peraltro è necessario sostenere la Medicina anche  per il reale mantenimento del PPI (come previsto dall’allegato stralcio Piano attuativo d’Area Vasta 2) e non solo sulla Lungodegenza riabilitativa, che pure a Cingoli è divenuta un’eccellenza per tutta la Vallesina.

 

         Alla luce delle considerazioni svolte, la Regione ha l’obbligo di ripristinare il modello Ospedaliero inaugurato dallo stesso Governatore Spacca subito dopo la ristrutturazione post-sismica dell’Ospedale (fine Maggio 2009) costata quasi 8 milioni di Euro (L.61/1998) e come corroborato dalla Carta dei servizi alla persona dell’U.O. di Medicina di Cingoli:

 20 posti DPA ( 6 infermieri-9 Oss) e la Medicina con il PPI e la Potes (18 Infermieri-6 Oss).

Non può essere trascurato al riguardo che la cittadinanza ritiene la struttura preesistente particolarmente efficiente e professionale. A tal fine va indirizzato un particolare giudizio di plauso per la professionalità e la passione per il proprio lavoro del personale sanitario e ausiliario del c.d. “Modello Cingoli”.

Invero, la garanzia di funzionalità ed efficacia della struttura risultava davvero ottima fino al provvedimento provvisorio di accorpamento. A ben vedere, se il paziente della DPA  andava incontro a complicanze, poteva essere trasferito in Medicina, nell’ambito della medesima struttura ospedaliera e garantire nel concreto la tutela della vita e delle fondamentali istanze connesse alla tutela della salute.

         Con 20 posti letto della Medicina si possono accogliere le richieste del Pronto Soccorso di Cingoli, ma anche di Jesi.

A ben vedere la lista di attesa per entrare in DPA e’ talmente lunga che spesso i pazienti sono costretti a riabilitarsi a Sassoferrato, a Treia, a Villa Serena e – circostanza gravissima – i  pazienti critici giunti al PPI di Cingoli, per mancanza di posti letto nel nostro nosocomio, sono stati trasferiti all’Ospedale di Macerata e addirittura di Fabriano, mettendo in luce l’illogicità di tali scelte sotto il profilo della violazione di legge ed eccesso di potere.

           Appare evidente che l’Ospedale di Cingoli deve essere riconsiderato nella sua specificità al pari delle strutture di Pergola ed Amandola che “mantengono anche funzioni per acuti, in funzione della collocazione geografica, della viabilità, della organizzazione interna…”

E’ del tutto superfluo sottolineare che Cingoli ha le condizioni aggravate di viabilità per la sua collocazione montana di 631 m/lm, con la protezione costituzionale e non di un atto discrezionale amministrativo di cui all’art. 44 della Carta fondamentale.

In proposito, la S.V. ha il dovere, sottoposto a precipui principi di responsabilità anche di natura penale, di garantire la funzionalità dell’Ospedale di Cingoli e di esprimersi con provvedimento espresso ed esplicito sulla mancata attuazione di atti di indirizzo anche parlamentare, tenuto conto che è compito della Repubblica, per il tramite della Regione Marche, garantire il principio di uguaglianza ex art. 3, secondo comma della Costituzione e, conseguentemente, somministrare prestazioni sanitarie omogenee sui livelli essenziali, di cui il diritto alla salute costituisce il nucleo fondamentale dello Stato sociale.

I reparti di Medicina per acuti degli Ospedali di Polo come Cingoli hanno costituito e costituiscono un importante filtro per tutti i numerosissimi ricoveri di pazienti tra i 70 e i 90 anni, con riacutizzazioni delle loro patologie, bisognosi comunque di ricoveri in reparti per acuti: è inconfutabile che il diritto di ogni persona anziana non sia quello di avere a disposizione un letto di RSA o Lungodegenza, ma piuttosto, se possibile e soprattutto laddove non ci sono sprechi, di veder migliorate le proprie condizioni di salute per poi continuare a vivere nell’ambito familiare.

Tutto ciò premesso, in considerazione di quanto precede e in particolare dell’ultima direttiva vincolante per i Direttori generali degli Enti del SSR in indirizzo, approvata con DGR n. 1696 del 3 Dicembre 2012, per l’attuazione della L.135/2012 concernente disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei sevizi ai cittadini e, in quanto compatibile,  dell’art. 1 comma 400 Legge Stabilità 2013 (n.228/2012), con la presente si diffida formalmente e personalmente la S.V. ad adempiere a quanto sopra dettagliatamente esposto e richiesto, avvertendo che, in difetto, si formalizzeranno le procedure per l’accertamento di ogni forma di responsabilità riscontrabile nelle fattispecie emarginate.

 Salvis juribus

Filippo Saltamartini

Sindaco di Cingoli