RIFLESSIONE SUL CAMMINO DELLA LEGISLATURA A POCHI GIORNI DALL’ESITO DEL VOTO POPOLARE DI UNO CHE HA STUDIATO (anche se decenni fà…) DIRITTO COSTITUZIONALE ALL’UNIVERSITA’…
Ora dopo la sbornia post-elettorale (dove quasi tutti hanno vinto a sentire le dichiarazioni in cui parlano degli altri come “sconfitti” e in realtà tutti hanno perso, grazie soprattutto al “porcellum”), il cammino della Legislatura 2013 è tutto in salita. La Costituzione prevede le consultazioni del Presidente della Repubblica, che poi conferirà l’incarico ad un Presidente del Consiglio, il quale successivamente dovrà necessariamente ottenere la fiducia da parte di ENTRAMBI i rami del Parlamento. Napolitano, che di nome fà Giorgio (=contadino) o il suo successore, può orientarsi secondo schemi diversi che – da appassionato di diritto costituzionale e di politica – posso così e umilmente riassumere:
1) RIPETERE LE ELEZIONI sempre con il PORCELLUM: lo sbocco più traumatico e per me ancor più vergognoso per chi come me ha raccolto le firme per il referendum per abrogare l’attuale schifosa legge elettorale…poi dichiarato inammissibile dalla Corte Costituzionale (ancora devo capire bene ad oggi il perchè…) nonostante 1.500.000 firme raccolte lo scorso anno
2) UN GOVERNISSIMO per superare l’emergenza tra i maggiori Partiti con più varianti possibili e dopo essersi insultati fino all’inverosimile in campagna elettorale e magari promettendo a Berlusconi l’elezione a Presidente della Repubblica il 15 Aprile…
3) PD a Palazzo Chigi con l’appoggio esterno del M5S: ipotesi più accreditata ma si tratterebbe di governo di “minoranza” (senza ministri grillini) senza maggioranza effettiva al Senato: quanto potrà durare ?!?
4) LA SVOLTA: il Presidente della Repubblica assegna l’incarico a Grillo, leader indiscusso del M5S anche se non candidato premier e non per nobili motivi (del resto il primo partito alla Camera per voti, il PD ha vinto solo grazie alla coalizione): eventualità di grande impatto politico e mediatico ma al momento nessuno la prende in considerazione…io li metterei alla prova dei fatti e quindi individuo anche questa ipotesi cui forse neanche i “grillini” si vorrebbero trovare (oltre all’opposizione della “casta”)
5) GOVERNO DI SCOPO o DI PROFILO ISTITUZIONALE (con portata temporale e programmatica) per fare una nuova legge elettorale e alcune riforme ritenute indispensabili (fisco, lavoro, ecc.): si parla di Giuliano AMATO, che starebbe bene sia al centrodestra che al centrosinistra…il nuovo che avanza aggiungo io e magari con l’avallo delle tante “caste” che governano davvero l’Italia….cmq avrebbe al massimo la durata fino alla primavera 2014 in concomitanza con le Europee…
6) ESECUTIVO DI MINORANZA e COALIZIONE DA IMBASTIRE SUL PROGRAMMA “concreto” e non quello della campagna elettorale: incarico a Bersani che ha vinto (???) sia alla Camera che al Senato, almeno come gruppo col numero maggiore di seggi, di formare un governo che fin dall’inizio non ha i numeri al Senato (dove – giova ricordarlo – l’astensione vale come voto contrario): navigazione parlamentare assai agitata con rischio di cadere in ogni confronto in Aula dei propri provvedimenti…forse, in questo caso, si dovrebbe incaricare non il leader del PD ma un personaggio meno politicamente caratterizzato e che dopo l’esperienza tecnica (non proprio positiva) di Monti sarà difficile reperire anche nella c.d. società civile….
Comunque, in tutti e 6 i casi con le relative “variantine”, l’elezione del successore di Napolitano sarà il primo banco di prova per la tenuta della LEGISLATURA…staremo a vedere, ma il rischio di tornare alle urne a breve (tipo la Grecia) è ad oggi concreto, anche se il capo dello Stato non può sciogliere le Camere nel c.d. semestre “bianco”, prima della fine del suo mandato settennale!
Dott. Giorgio Giorgi