DOMANI LA COMMISSIONE REGIONALE SANITA’ DARA’ IL PARERE DEFINITIVO SULLA RIORGANIZZAZIONE ASSISTENZA SANITARIA IN ORDINE ALLE MODIFICHE PER I PICCOLI OSPEDALI…

 

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–          La Giunta Regionale, con uno slogan del tipo “più protestano, più tagliamo” sic!… oppure solo perché ci sono alcune gravi divisioni all’interno della maggioranza oppure solo per incapacità di ascolto e di visione complessiva della sanità regionale, ha deciso con una recente e carente delibera di modificare la Riorganizzazione Sanitaria di cui alle direttive vincolanti del Dicembre 2012, la n. 648 del 6 maggio 2013, recante anche la “riconversione delle piccole strutture ospedaliere”, tra cui Cingoli, SCONTENTANDO DI NUOVO (QUASI) TUTTI!!!

–          E la Commissione consiliare regionale “Sanità” che doveva dare il suo parere di competenza sull’atto in questione ha dimostrato finora incapacità o mancanza di volontà di incidere con sostanziali e legittime modifiche alle decisioni di una giunta mal “consigliata” dalla struttura tecnico-amministrativa…oppure si è limitata ad accontentare qualche territorio a seconda del diverso “peso” elettorale….speriamo che domani nella riunione finale, il Presidente Comi e tutti i commissari si ravvedano prima del via libera al nuovo testo sui piccoli ospedali!

Di tutto quello che abbiamo sempre legittimamente e unitariamente chiesto per CINGOLI e che giova ricordare come nucleo essenziale:

1)      MANTENIMENTO P.P.I. (Pronto Soccorso) con medico e personale infermieristico h.24, rammentando i casi della signora che recentemente si è salvata ricorrendo al nostro Pronto soccorso per una situazione critica che però non appariva ai suoi familiari tale da chiamare il 118….o del bambino di 5 anni in crisi respiratoria: il PPI può garantire la rapidità esecutiva, essenziale per la tutela della nostra salute!

2)      MANTENIMENTO di 10 posti letto per acuti di MEDICINA comprensivi del POTENZIAMENTO  DEL P.P.I.  con almeno 2/3 O.B.I.  (pazienti per acuti max.72 h.)…

Vogliamo essere trattati come Amandola e Pergola in cui, se pur “tagliati”, sono rimasti attivi anche con la nuova proposta in questione rispettivamente 23 e 28 p.l. per acuti! Cingoli (uno dei pochi ospedali “a norma” e antisismico nella Regione!) non ha le medesime condizioni di viabilità precaria e disagiata (soprattutto nel rigido periodo invernale) e di evidenti difficoltà geografiche di Pergola ed Amandola o addirittura e certamente ben peggiori?

E ieri il Sindaco di Amandola dichiara sulla stampa: “Sono senza vergogna. Hanno penalizzato la Sanità MONTANA invece di potenziarla”…pensate voi: che dovrebbero dire i Cingolani?…. COSA C’E’ SCRITTO NELLA SUDDETTA DELIBERA DEL 6 MAGGIO PER CINGOLI? Nessun posto di medicina…si sono “inventati”, riducendo i posti complessivi di Lungodegenza post-acuzie e riabilitazione che erano 40, 10 p.l. di CURE INTERMEDIE, cioè letti per ricoveri con assistenza infermieristica di vario tipo…NON POSSIAMO ACCETTARLO: l’assistenza deve essere garantita per i ricoveri con la presenza di Medici “internisti” non basta la sola assistenza infermieristica anche a tutela della stessa professionalità e conseguente responsabilità degli operatori della struttura…Pertanto, si riconferma in toto gli ultimi “appelli” che abbiamo lanciato, compreso il mantenimento di un vero (e non solo di facciata!) P.P.I. come oggi, che funziona con gli stessi medici di Medicina e Lungodegenza… noi crediamo nella SANITA’ DIFFUSA, nella salvaguardia della “montanità” dei piccoli ospedali garantita dalla Costituzione: si poteva risparmiare ottimizzando meglio le risorse come dai numerosi esempi che abbiamo già più volte illustrato nei precedenti interventi sui media e negli incontri istituzionali e informali..

I vari Ciccarelli, Mezzolani e Spacca  non tengono conto neanche che, a livello di medicina legale, esistono pazienti o per acuti o lungodegenti (DPA) TERTIUM NON DATUR…il PPI dovrà funzionare solo con la presenza del M.S.A. (ambulanza col medico a bordo h.24) che, oltre ad assicurare gli interventi di emergenza urgenza territoriale, “partecipa alle Prestazioni di primo Intervento come regolamentato dalla L. 36/98 e ss.mm.ii”…si parla poi per la struttura di Cingoli solo di “presenza del medico di continuità assistenziale” e di “integrazione di cure primarie con ambulatori di MMG/PLS”…ma

 …quale medico opererà in PPI, quale medico in reparto, cosa significa ricoverare pazienti con “patologie intermedie”, quale tipo di assistenza infermieristica è prevista…???

…per Cingoli sarebbe previsto  il Medico della Potes per 24 ore, che si occuperà anche del Punto di Primo Intervento. Quando esce l’ambulanza di notte ci sarà la Guardia Medica a gestire il PPI e, se dovesse uscire anche quest’ultima in un territorio di competenza vasto e disagiato, non si sà!!! Di giorno la sostituzione del medico del M.S.A. non è chiara, come non è chiaro in che misura potranno intervenire i Medici di base nella struttura….Che fine ha fatto il “potenziamento della funzione DIAGNOSTICA PER IMMAGINI (previsto nello stralcio del precedente Piano d’area Vasta 2) cui da pochi anni la Fondazione Banca Marche ha donato la Tac al nostro Ospedale? …ecc. ecc.

LA SOLUZIONE SAREBBE INVECE GIA’ SCRITTA NEI NUMERI DEI “TAGLI” della attuale Riforma che non farà risparmiare così come è stata prospettata alle casse regionali: tra Jesi e Cingoli verranno tagliati, oltre ai 25 di Villa Serena sempre nella Vallesina, 30 posti letto per acuti rispetto al precedente Piano di Area Vasta 2….anziché 30 p.l. se ne potrebbero tagliare 20 lasciando 60 posti letto di medicina per acuti a Jesi e 10 a Cingoli come abbiamo richiesto legittimamente in questi ultimi incontri istituzionali….Un ultima considerazione sul concetto ibrido di CURE INTERMEDIE (C.I.): a livello medico legale non trattasi nè di trattamenti sanitari per pazienti per acuti né per pazienti cronici…con assistenza infermieristica e non medica e con enormi responsabilità civili e finanche penali per i responsabili della struttura e gli stessi operatori… adesso le Guardie mediche quando escono sul territorio chiedono agli infermieri cosa debbono fare ed onestamente non sono in grado di gestire le urgenze. Sul piano è scritto che se esce l’infermiere del 118  sarà l’infermiere della struttura a coprire il PPI e pretendono che si abbandoni il reparto?
Poi per le urgenze, se l’ambulanza è fuori è prevista una ambulanza jolly per area Vasta…anzi che arriva a Cingoli (divenuta ormai “pianura” solo per la Giunta Regionale) partendo da Senigallia o Fabriano!
Nel “Balcone delle Marche” siamo davvero molto preoccupati sia noi cittadini che gli operatori sanitari tutti! Rifletteteci bene anche su questi fondamentali aspetti, Amministratori Regionali!

NON ABBIAMO AVUTO, PERTANTO e NONOSTANTE LE MOBILITAZIONI ISTITUZIONALI, GIUDIZIARIE E POPOLARI, RISPOSTE CERTE E CHIARE SULLE  MINIME NECESSITA’ RICHIESTE, CHE STANNO ALLA BASE DEL RICONOSCIMENTO DELLA “MONTANITA’” DA PARTE DELLA REGIONE DEL NOSTRO NOSOCOMIO (in cui non ci sono sprechi!) COME LO E’ STATO SEMPRE, grazie anche alle tante BATTAGLIE UNITARIE DAL 1997 in poi….LA PROTESTA NON BASTA PIU’ sarà il caso di valutare con consapevolezza esposti alla magistratura penale

per interruzione di pubblico servizio o omissioni di atti d’ufficio o altre fattispecie di reato dei dirigenti e direttori amministrativi, che sono sottoposti a precipui principi di legalità e responsabilità anche di natura penale:

–            per il mancato rispetto dell’art. 1 comma 400 Legge Stabilità 2013 (proroga contratti precari della P.A. fino al 31.07.2013) e del parametro del 70% del turn over del personale venuto a cessare tra medici, infermieri e O.s.s. nel 2012 e in questi primi mesi del 2013 nell’Ospedale di Cingoli, anche se il parametro non è ancora quantificato per l’anno in corso: diversi contratti sono scaduti il 30.11.2012 (4 di cui 3 infermieri – 2 di Medicina e 1 di Lungodegenza e un Oss della Lungodegenza); i contratti di altri Oss presso la DPA sono in parte scaduti, uno in particolare il 6 Aprile u.s. e un altro scadrà il 31.05.2013; non è avvenuta la sostituzione, senza soluzione di continuità del Dott. Andrea Giovagnoli, che dall’inizio dell’anno ha preso servizio presso un’altra struttura ospedaliera e il cui contratto sarebbe dovuto scadere il 15.06.2013, ecc.

–          la disparità di trattamento con Pergola e Amandola che “mantengono anche funzioni per acuti, in funzione della collocazione geografica, della viabilità, della organizzazione interna…”

–          gli “sprechi” a fronte di disservizi dei 2 Ospedali aperti a Jesi, della Tac a Cingoli inutilizzata a regime da oltre 5 mesi, dei provvedimenti di accorpamento dei reparti Lungodegenza-Medicina che dovevano essere provvisori fino al 1^ ottobre 2012, ecc.

una class action contro la Regione per la penalizzazione del “nucleo irriducibile” del diritto fondamentale alla salute dei cittadini (sent. Corte Cost. n. 509/2000), oltre ad una segnalazione alla Corte dei Conti, per i presunti danni erariali e perché il risparmio nella sanità non si ottiene con tagli lineari dei posti letto per acuti, ma piuttosto con la ricerca della qualità ovunque nel territorio regionale, nei grandi e nei piccoli Ospedali: per questi ultimi, bisogna,  poi ed in particolare per Cingoli, contestare “i dati sull’efficienza e l’operatività della struttura sanitaria”, che sono stati sottoposti alla Giunta Regionale dalle strutture amministrative di competenza… dai dati da noi forniti sui costi, il tasso di appropriatezza e la funzionalità dell’ospedale, Cingoli costa davvero poco alla sanità regionale ed è un baluardo per la popolazione soprattutto anziana e disagiata della nostra zona montana! Prima di togliere servizi e posti letto ci dovrebbero dare la certezza che tutte le economie possibili siano state realizzate: ad es. la centrale unica degli acquisti visto che ora solo il 30% degli acquisti si fanno tramite la centrale e gli altri sono sganciati dalla certezza del prezzo di mercato migliore; piuttosto che spendere decine di milioni per l’ASUR unica che produce solo costi (v. sopra il discorso delle consulenze esterne) sarebbe più economico ed efficiente avere le 5 Aree Vaste con personalità giuridica e la possibilità di decidere come spendere: non ha senso mantenerle con direttori e dirigenti che costano assai ma che non hanno autonomia!!!

Giorgio Giorgi