FONTE: WWW.RACCONTIDIMARCHE.IT
Prendete una bella e soleggiata domenica. Invece di buttarvi nel traffico delle affollate città della costa, scegliete di immergervi nella tranquillità della campagna marchigiana e avvicinatevi agli Appennini. La nostra proposta questa volta ci porta sul lago, non un lago naturale ma il più grande bacino artificiale del Centro Italia: il Lago di Castreccioni, conosciuto anche come Lago di Cingoli.
Nato nel 1987 con la costruzione della diga artificiale che ha ostruito il corso del fiume Musone, il lago ospita oggi una interessante fauna e flora acquatica che si amalgama alla macchia mediterranea, ai boschi e alle colture contadine.
Il Lago presenta una forma piuttosto insolita, allungata con tre asimmetriche diramazioni, ed è tagliato in due da un discutibile, ma funzionale ponte di cemento armato che conduce alla località Moscosi. Abbracciato da due di queste diramazioni di trova il promontorio di Castreccioni, da cui deriva il nome del lago: una chiesetta Romanica, un ristorante e alcune casette del borgo. Al culmine i resti, divorati dai rovi, di un vecchio castello.
Il Lago offre diversi percorsi, alcuni percorribili anche in mountain bike e a cavallo, ed è inoltre possibile affittare canoe e pattini. Se siete coraggiosi potete anche farvi un bel tuffo, anche in ottobre! Per la merenda potete usufruite dei numerosi chioschetti presenti lungo le sponde, mentre per il pranzo e per la cena non avrete problemi: troverete ristoranti e pizzerie in abbondanza.
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