Il sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, ha comunicato alla prefettura di Macerata che, dalla scorsa settimana, ha trasferito il suo ufficio all’interno di un camper che ha parcheggiato di fronte alla sede del consiglio della Regione Marche, ad Ancona. Il primo cittadino guida la protesta contro la riforma sanitaria predisposta dalla Regione che porterebbe alla riconversione dell’ospedale completato nel 2009 con un investimento di 7 milioni di euro. La comunità di Cingoli chiede invece, che non si tocchi il pronto soccorso e che sia garantito un reparto di medicina per le urgenze.
–Giù le mani dall’ospedale di Cingoli” c’è scritto su uno striscione appeso sulla fiancata del camper, mentre altre scritte di protesta sono apparse nella cancellata antistante Palazzo Leopardi. Dell’azione di protesta è stata informata anche la questura: quando arriverà il nulla osta da Cingoli garantiscono che sara attivato un presidio ’24 ore su 24′ con quaranta cittadini che si alterneranno ogni giorno fino al 27 aprile quando ci sarà una manifestazione per chiedere una diversa riorganizzazione sanitaria. Secondo il sindaco Saltamartini, infatti, sono migliaia le persone che si sono dette disponibili a partecipare attivamente alla protesta. Il primo cittadino si dice convinto che è la Costituzione italiana, all’articolo 44, a garantire il futuro dell’ospedale di Cingoli, comune che sorge a oltre 6oo metri d’altezza e, quindi, tutelato come zona montana. -Chiediamo anche la sostituzione del direttore generale Piero Ciccarelli — rincara l’ex senatore – perché incapace di avviare il piano di ristrutturazione, abbiamo proposte alternative per mantenere i livelli minimi di assistenza, ricavando risparmi con la soppressione dei reparti doppi. E si faccia funzionare la Tac pronta da ottobre mentre al Cup si aspettano tre mesi per un esame”.